«Nei momenti critici una sigaretta porta più sollievo che i vangeli».
(Emil Cioran)
«La sigaretta è la preghiera del nostro tempo».
(Annie Leclerc)
Quando la tua squadra del cuore arriva ai calci di rigore e tutto è nelle mani del Fato, non ti rimane che una cosa da fare: accenderti una sigaretta. Quando i tuoi beniamini non imbroccano due passaggi di fila e al decimo del primo tempo hai già capito che ci sarà da soffrire per tutta la gara, non ti rimane che una cosa da fare: accenderti una sigaretta. Quando i tuoi rimangono in dieci ed è il momento di fare le barricate, non ti rimane che una cosa da fare: accenderti una sigaretta. Quando i tuoi hanno il quarto d’ora storto e prendono tre gol in rapida sequenza, non ti rimane che una cosa da fare: accenderti una sigaretta. Quando i tuoi giocano un primo tempo da schifo e arriva l’intervallo, non ti rimane che una cosa da fare: accenderti una sigaretta.
Te l’accendi lentamente, tiri nervosamente, sbuffi fumo e tensione: la sigaretta allo stadio è la compagna più fedele. Meglio degli amici tifosi che cantano o della ragazza rompicoglioni che non capisce nulla, la sigaretta è silenziosa e non ti fa mai arrabbiare. Con la sigaretta una partita di calcio diventa vivibile, puoi sopportare anche novanta minuti di sofferenza, puoi metabolizzare anche la sconfitta più disastrosa. Ma la sigaretta è fondamentale pure quando si vince a man bassa, come momento di celebrazione del trionfo: chiudi gli occhi, aspiri, ascolti lo stadio in festa, ripensi ai gol dei ragazzi, espiri. E la vittoria ha tutto un altro gusto.
Adesso, però, ci vogliono togliere tutto questo. Ora vogliono vietare il fumo negli stadi. Perché, dopo oltre cent’anni in cui allo stadio si fuma, si è deciso che non va più bene. Che lo stadio debba essere a misura di famiglia d’accordo, ma cosa c’entra con il fumo? Non è educativo che i bambini vedano gli adulti fumare? Allora imponiamo ai padri di famiglia il divieto di fumo. I danni del fumo passivo? Lo stadio è all’aria aperta, e i danni li fa anche lo smog. Non volere l’odore del fumo allo stadio è come andare in pescheria e lamentarsi per la puzza di pesce: fa parte del gioco.
E poi, siamo seri: chi lo rispetterà mai il divieto di fumo? Ve li vedete gli steward entrare nelle curve e chiedere gentilmente a un capo ultrà che si è acceso una bionda di lasciare l’impianto? Introdurre il divieto di fumo sarebbe, perdonate il gioco di parole, fumo negli occhi per convincere la gente che i nostri stadi sono come quelli britannici. Peccato però che fumogeni e petardi continuino a entrare indisturbati nelle curve. E allora vivremmo il paradosso di non poter accendere una sigaretta mentre a cinquanta metri bruciano dei fumogeni.
Che allo stadio debbano essere tenuti dei comportamenti civili non lo mette in dubbio nessuno, ma nel fumare una sigaretta non c’è proprio nulla di incivile. Ormai vogliono dirci cosa possiamo fare in ogni momento della nostra vita, e neanche allo stadio possiamo rilassarci. Di questo passo dopo il fumo ci vieteranno anche di dare del cornuto all’arbitro e di fischiare il centravanti avversario.
Se Cesare Pavese diceva che «Una vita senza fumo è come il fumo senza l’arrosto», non è difficile affermare che una partita di calcio senza sigarette ha poco senso di essere. Perché il fumo è parte della gare, perché ogni tiro di un giocatore è accompagnato da un tiro del fumatore, perché ogni situazione ha una sua sigaretta specifica. E se ci tolgono le sigarette, per noi fumatori il calcio non sarebbe più lo stesso. Perché chi non fuma non può capire che i cucchiai di Pirlo e i dribbling di Insigne, i tuffi di Buffon e gli slalom di Zanetti, i gol del Gila e le magie di Totti, con una sigaretta in bocca, hanno tutto un altro sapore.
N.B. E poi, che diamine, aveva proprio ragione il grande Sandro Pertini che spiegava come «Dai fumatori si può imparare la tolleranza. Mai un fumatore si è lamentato di un non fumatore».
tipica psicologia da fumatore che quando gli scappa deve fumare a tutti i costi, non importa nulla se ammorba quelli che ai propri polmoni ci tengono. e la si butta in vacca con le solite argomentazioni per non prendere atto del fatto di costituire un problema, per sè e per gli altri. la frase riportata di pertini è la testimonianza vivente del livello di degrado morale che può toccare il pensiero di un tabagista, che per altri versi non è mai sceso a compromessi anche a rischio della vita, quando si tratta di giustificare l’ingiustificabile, arrivando anche alla faccia tosta di sfottere il prossimo. citarla è senz’altro un autogol in contropiede.
Dirò: non fumo e mi risulta anche indigesto pensare che senza il fumo tutte quelle belle cose descritte dal direttore sarebbero un po’ meno belle… Ma a te dev’essere andato di traverso qualcosa…
Sebbene non sia accettabile il divieto di fumare negli stadi in Italia, vista la cultura totalmente diversa rispetto al moralismo imperante nei paesi anglosassoni, il ragionamento del Direttore mi pare quantomeno fuori luogo.
1. Generalizzare il rito/vizio della sigaretta come oggettivo strumento per aumentare il piacere nel corso di un evento sportivo mi pare azzardato. Come a dire che chi non fuma gode solo a metà…really? Perchè questo è quello che hai detto, anche se alla fine ti contraddici: “Perché chi non fuma non può capire”.
2. Fumare 10-20 sigarette in 90 minuti (situazione non rara tra i tabagisti) aumenta davvero il gusto della partita? Oppure alla fine ti accorgi che stai fumando solo meccanicamente e il sapore non lo senti neanche, o quasi ti nausea?
Dai…
vaff****o ai fumatori e alle loro sigarette di m***a che rompono il ca**o durante le partite! e chissenefrega di quello che vedono i bambini. il problema è il fastidio. che è uguale per bambini e adulti. il fumo rompe i c******i. è inutile fare giri di parole, scrivere articoli o citare personaggi importanti. è un dato di fatto, non un moralismo.
Sai quante robe a me rompono i co*****i nella vita? Eppure non vado in giro a chiedere che si vietino i pantaloni con il cavallo basso o i leggins indossati da ippopotami, cose che mi fanno girare i co*****i. Non vuoi fumare? Liberissimo di farlo, anzi, meglio per te! Ma se uno vuole fumare, visto che non è vietato, può farlo, anche allo stadio, luogo all’aperto e dove il fumo si disperde con la velocità di Gresko dopo il 5 maggio dai colori nerazzurri.
se permetti c’è una piccola differenza fra le cose da te elencate come “rompic…” e il fumo: non è uguale vedere una persona conciata come descrivi e RESPIRARE il catrame che gli altri fumano…perchè nel primo caso giri la testa e bom, nel secondo che fai?..te ne devi andare perchè il fumatore non si sposta se da fastidio!
Tu sì che fumi, ma non tabacco
è l’articolo più stupido che abbia mai letto. Tipiche rivendicazioni del 15enne che fuma ai bagni di scuola perché si sente figo… mah
Questo articolo l’avrebbe dovuto scrivere Bobby Cialtron…comunque lei, direttore, non so quante volte vada allo stadio, da quanto leggo penso raramente…mi dispiace ammetterlo ma questo articolo è una caduta di stile della sua brillante carriera a contropiede: argomenti campati per aria e difesa ad oltranza del fumo senza un minimo di ragionevolezza. Si rifaccia nel prossimo articolo!
Rimango comunque un suo fedele lettore!
“la sigaretta allo stadio è la compagna più fedele. Meglio degli amici tifosi che cantano o della ragazza rompicoglioni che non capisce nulla…”
Dopo una frase del genere posso affermare che non metterò più piede in un sito del genere. Segno di totale irrazionalità da parte chi di fuma, che preferirebbe essere isolato dal mondo, da tutto e tutti ma morire in mano con la propria sigaretta. Oltre a fatto che sfido il direttore a presentarsi con questo articolo davanti a gente che per colpa del fumo sta lottando contro tumori o ancora peggio è in fin di vita: abbi il coraggio di dire in faccia a gente in fin di vita per colpa del fumo, che è ingiusto togliere la possibilità di fumare negli stadi.
Caduta di stile totale da parte di questo sito. Non auguro a nessuno di star male per colpo del fuma, ma purtroppo è l’unico modo per far capire quante s******e sono state scritte tutte in una volta in un solo articolo. E spero che il direttore abbia il coraggio di pubblicare questo commento. E’ l’ultima volta che visito il vostro sito.
e non dire bugie che l’hai già rivisitato di nuovo per vedere se t’han pubblicato il commento…
bhe, dopo un commento così moralistico penso che il sito abbia la fortuna di aver perso un lettore come te.
una sola notazione: c’è gente che è in fin di vita per colpa del fumo? ah cavolo…e chi gliel’ha fatto fare di iniziare a fumare?berlusconi? bersani?il papa?
Caspita grande..avevi appena finito di vedere studio aperto prima di commentare questo articolo?!
razza di naturalisti wweffini imparate il bilanciamento di interessi.
ho gia dovuto rinunciare alla siga in bar ristoranti scuola…
ci manca che debba farlo allo stadio(luogo all’aperto).
l unico caso in italia in cui di due interessi contrastanti uno è completamente sacrificato è l’aborto.
nn x essere volgare, ma ‘sto ca**o che rinuncio a una siga xke ti dà fastidio l’odore.
e fai riprendere l’economia che ormai il prezzo sono tt tasse…
Lo stadio è un luogo aperto quanto il salotto di casa mia. Lo str***o che ti fuma a fianco in pratica ti fuma nel naso. Nemmeno se uno fumasse al tuo stesso tavolo al ristorante ti arriverebbe addosso così tanto fumo.
http://sanap.altervista.org/fumarefamale.pdf
Scusate ma leggendo i commenti all’articolo non comprendo bene alcune cose…cioè, allora, parliamo di fumo, di sigarette: LEGALI, anzi, talmente legali che lo Stato ci guadagna sopra miliardi di € all’anno, però fa male (e lo dice un fumatore) fumare, e quindi mettiamo divieti in ogni dove. Capisco in un luogo al chiuso, ma in un luogo all’aperto meno. Si vuole avere la botte piena e la moglie ubriaca: farci i soldi, ma allo stesso tempo incentivare a smettere, bah! Altra cosa: il pezzo è sicuramente un elogio alla sigaretta, ma dov’è il problema? Il sito si chiama OPINIONI IN CONTROPIEDE. Già, opinioni, uno potrà dire la sua quindi no? Se uno vuole fumare che male c’è? Il male lo fa a sè, per avere problemi legati al fumo passivo, orsù, ci vorrebbero persone accanite fumatrici che ti sbuffano in faccia diverse ore al giorno consecutivamente! Ma detto ciò, ognuno ha il diritto anche di non apprezzare, ci mancherebbe altro.
Concludo tutta la menata dicendo che, in ogni caso, una legge del genere farebbe ridere i polli. Ma a questo ci siamo abituati, ahinoi!
“per avere problemi legati al fumo passivo, orsù, ci vorrebbero persone accanite fumatrici che ti sbuffano in faccia diverse ore al giorno consecutivamente!”
Ma che ca**o dici?!
Faraone, gradirei un minimo di gentilezza nel relazionarti con persone che neppure conosci. Ca**o dici lo puoi tranquillamente chiedere a tua sorella o tuo fratello, grazie.
sono opinioni quelle che sono scritte negli “articoli” e quelle scritte nei commenti. quindi vale tutto? non credo proprio…se l’opinione è piena di falsità e qualunquismo, come in questo caso, si può anche evitare di scriverla.
Certo che vale tutto, nei limiti della decenza e della dignità. Non ha insultato nessuno, non ha sputtanato nessuno, non ha nominato nessuno. Non vedo perchè avrebbe dovuto evitare di scriverlo se lui la pensa così. Poi liberissimi di dissentire, ci mancherebbe altro, magari in modo un pò più educato rispetto a mister faraone qua sopra, ma non si può avere tutto dalla vita!
Concordo. Non sono d’accordo con l’articolo. Da qui ad arrivare a insulti, imprecazioni e a “minacciare” (ohibò) di non tornare più sul sito mi sembra che il passo sia molto lungo…
Prendete la vita con serenità. Magari una siga può aiutare
incredibile cosa un articolo ironico e brillante, scritto in punta di penna, può scoperchiare! mi aspettavo 18 commenti osannanti o scherzosi. ma l’Italia è messa così male? ditemi di no…
e comunque, dopo questo articolo a dir poco vergognoso, che prende in giro le persone che nella loro vita hanno sofferto per la perdita dei loro cari per tumore, che oltraggia chi ha un tumore dovuto l fumo e ora lotta per la vita, (e non aggiungo altre considerazioni di carattere morale), le mie visite a questo sito finiscono con oggi. VERGOGNATEVI
Certo che c’è ne di squilibrati in giro per il web… E schizofrenici
grande articolo, scritto con gusto e ironia. anche un non fumatore come me può dirlo: w il direttore
Branco di moralisti!
Io non rinuncerò mai alle sane sigarette allo stadio, piuttosto mi faccio arrestare dopo averla finita